Una grazia grande. Un dono di Dio per la nostra Famiglia religiosa, in modo speciale per la nostra Provincia “Maria Madre del Carmelo”. Il 2024 si chiude con un momento di grande gioia per tutte e tutti noi, la professione religiosa di suor Maria Erica Sorrentino.
Nel mese di ottobre, in coincidenza con la Giornata missionaria mondiale, suor Maria Erica ha pronunciato il suo “sì” fiducioso e appassionato a Colui che l’ha cercata, l’ha chiamata, l’ha sedotta, come lei stessa ha voluto scrivere nel bigliettino d’invito al rito della professione.
Suor Maria Erica ha emesso i voti di povertà, castità e obbedienza per un anno, come prevedono le nostre Costituzioni. In un cammino che la vedrà, nei prossimi anni, a maturare il “sì” a Dio… per tutta la vita. La celebrazione eucaristica con il rito della professione religiosa si è tenuta a Palazzo Acreide, sua città di origine, accompagnata da tantissimi amici, dalle consorelle e dai laici di Tu.C.Um. Il vescovo ausiliare di Napoli, monsignor Gaetano Castello, ha presieduto il rito, concelebrando, nella chiesa madre di San Nicolò vescovo, insieme al vicario generale della diocesi di Siracusa, don Sebastiano Amenta, e ai parroci di Palazzolo. Dopo l’omelia, il rito della professione: Erica ha raggiunto la fine della chiesa dove ha indossato l’abito religioso. È entrata poi accompagnata da suor M. Angela Elefante e suor M. Ivana Calvo, che ha scelto come testimoni, e dalla formatrice, suor Annamaria Amadori. Ha quindi emesso i voti, nelle mani della superiora provinciale, suor M. Monica Muccio:
“Mi affido con tutto il cuore a questa famiglia, affinché, con la grazia dello Spirito Santo, l’aiuto della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, e la protezione di S. Teresa del Bambino Gesù, possa vivere nella perfetta carità, collaborando fedelmente all’opera salvifica di Cristo, nel servizio di Dio e della Chiesa”.
La celebrazione è stata accompagnata dai canti di una corale d’eccezione, quella composta dai cori parrocchiali della città.
Nei due giorni precedenti, si sono tenuti altri momenti di preparazione. Il giovedì sera, nella chiesa di San Michele Arcangelo, la Worship – Adorazione, mentre il venerdì, nella chiesa di San Paolo Apostolo, è stato consegnato l’abito religioso. La sera del venerdì si è conclusa con un concerto, nel salone parrocchiale della chiesa madre, a cura del gruppo “Le Officine”. I canti dei Gen e di altri gruppi hanno accompagnato questo momento di testimonianza e di gioia.
La vocazione di suor Maria Erica nasce a Lourdes nel 2018, durante un pellegrinaggio, da uno speciale incontro con una suora. Da poco laureata in Economia aziendale, Erica pensava al proprio futuro, con le incertezze e gli slanci di ogni giovane che sceglie il proprio futuro. “Conoscendo questa suora a Lourdes – racconta – mettendomi in preghiera, ho cercato di capire quale fosse la mia strada. Poi al ritorno, sul treno, abbiamo chiacchierato tanto, ci siamo raccontate. Lei mi ha lasciato, poi, con questa domanda: ‘Hai mai pensato che questa possa essere la tua vita?’. Da là si è aperto in me uno spiraglio. E ho pensato ‘vuoi vedere che sta capitando proprio a me’. Dopo un po’ ho incontrato un ammalato che mi ha detto ‘io ero morto e sono risorto’ e mi ha raccontato la sua storia di conversione”. Dio chiama attraverso le donne e gli uomini che ci mette accanto. E così, quelle parole, in Erica hanno aperto un cammino che oggi l’ha portata a essere una suora carmelitana missionaria di Santa Teresa del Bambino Gesù.
Una tappa importante, durante il periodo di formazione, l’esperienza in Brasile. Ma anche in Tanzania e in tutte le comunità della nostra provincia, per vivere – insieme alle sorelle – lo spirito di sororità e di famiglia. “Io sono felice – ripete suor Erica -. Rispondendo a questa chiamata la mia vita è cambiata ma ha acquisito una qualità maggiore”.