Il carisma: chiamate a far rifiorire il Carmelo, restaurando l’umanità ferita

Il carisma della Congregazione è un dono unico, nato dall’intuizione dei Fondatori, la Beata Maria Crocifissa e Padre Lorenzo, e radicato nella ricca tradizione spirituale del Carmelo. Attraverso una profonda vita di preghiera, contemplazione e azione apostolica, la Congregazione si dedica alla missione di portare anime a Dio e restaurare l’umanità, con particolare attenzione ai giovani e ai più bisognosi.

Questo percorso si articola in una spiritualità che unisce contemplazione e servizio, ispirandosi all’amore infinito di Cristo e alla guida di Maria e dei Santi del Carmelo. I paragrafi seguenti esplorano le fondamenta di questo carisma, la sua missione, la spiritualità che lo anima e le pratiche di preghiera che ne alimentano la vita, offrendo una visione completa del dono e della chiamata che la Congregazione porta avanti nella Chiesa e nel mondo.

Le radici del carisma della Congregazione

Il carisma della Congregazione nasce dall’incontro provvidenziale tra la Beata Maria Crocifissa e Padre Lorenzo. Mentre Madre Crocifissa perseguiva il sogno di evangelizzare ed educare i giovani bisognosi, restituendo loro l’immagine di Dio, Padre Lorenzo, animato da desideri missionari, contribuì a definire questo progetto. Entrambi, profondamente radicati nella spiritualità carmelitana, uniscono contemplazione del Dio vivo e zelo apostolico, incarnando una vita nello Spirito condivisa con la comunità di fede, in risposta alla vocazione alla santità.

La missione secondo i Fondatori

Seguendo l’intuizione dei Fondatori, la Congregazione si impegna a “far rifiorire il Carmelo in ogni parte del mondo”, portando anime a Dio e restaurando l’umanità. Questa missione si vive “in ossequio di Cristo Gesù”, dedicandosi a Lui con amore. La crescita quotidiana nella novità del Vangelo si concretizza nella preghiera, nella fraternità gioiosa e nella disponibilità a donarsi per guadagnare anime a Cristo, come sottolineato dalle parole di San Paolo.

Accendere l’amore nei cuori dei giovani

Padre Lorenzo esprime chiaramente lo scopo della Congregazione: accogliere i giovani non solo per istruirli, ma per accendere in loro un amore illimitato. Madre Maria Crocifissa, ispirata dall’intercessione di Maria e dall’unione con Gesù, riconosce la sua missione come un’offerta di sé stessa per la salvezza, insieme al “Grande Martire d’Amore”. Il carisma missionario della Congregazione, con un’attenzione particolare ai giovani, si definisce grazie a queste intuizioni.

La spiritualità del Cuore di Gesù

La spiritualità del Cuore di Gesù, ricevuta dai Fondatori, guida le Missionarie Carmelitane a vivere immerse nell’amore di Cristo. Nutrendosi dell’Eucaristia e meditando la Parola nella “cella interiore” del Cuore di Gesù, le religiose trovano forza per annunciare il Vangelo. Questo amore, che si manifesta nel sacrificio di Cristo, le spinge a donarsi completamente per la salvezza del mondo.

Maria e i santi del Carmelo come guide

Accanto a Gesù, Maria di Nazaret, prima discepola e Madre tenera, riveste un ruolo centrale nella vita carmelitana. Tra i santi del Carmelo, spicca S. Teresa di Gesù Bambino, che con la sua “piccola via” insegna ad amare Gesù e a farlo amare. La sua testimonianza guida le religiose nel loro cammino missionario e nella pratica del Vangelo.

La preghiera come mezzo di trasformazione

La preghiera è il canale privilegiato per entrare nell’esperienza contemplativa e rispondere alla chiamata di Cristo. Attraverso la preghiera, lo Spirito Santo trasforma gradualmente le religiose, rendendole nuove e pronte a vivere secondo il Vangelo. Ogni evento della vita diventa un’occasione per sperimentare la presenza vivificante di Dio.

Forme di preghiera nel Carmelo

La vita carmelitana si arricchisce di diverse forme di preghiera, come la lettura orante della Parola di Dio e la celebrazione liturgica. A queste si aggiungono tradizioni specifiche della Congregazione, tra cui l’adorazione eucaristica, il Rosario mariano e le pratiche riparatrici del Cuore di Gesù. Nella preghiera silenziosa e nel confronto costante con la Parola, le religiose imparano a scoprire Dio nella quotidianità, camminando verso una piena conformazione a Cristo.

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